Nei giorni scorsi vi ho parlato di motivazione
a lavoro e della differenza tra motivazione intrinseca e motivazione
estrinseca, aggiungendo che quella intrinseca ha di solito effetti più duraturi
su di noi e sui nostri collaboratori.
Qualcuno mi ha scritto chiedendomi come fare a capire se ciò che facciamo deriva da una spinta profonda o è solo “un fuoco di paglia”.
Una risposta a questa domanda viene dalla psicologia positiva, che ha individuato il cosiddetto stato di flow (dall’inglese “flusso”) come indicatore tipico della motivazione ad agire.
Quando siamo nel flusso di ciò che stiamo facendo probabilmente stiamo facendo qualcosa che ci motiva e ci dà soddisfazione.
Quali sono le caratteristiche del “flow”? Eccole:
- Totale concentrazione sul compito
- Perdita del senso del tempo
- Autoefficacia (senso di controllo) rispetto a ciò che si sta facendo.
- Piacere intrinseco
- Bilanciamento tra sfida e capacità ad agire
Se nello svolgere un compito vivi questo stato psicologico, allora è probabile che tu sia motivato da quell’attività.
Attenzione però a non confondere il vero flow con gli stati psicologici di fuga dall’impegno che ci fanno perdere il senso del tempo, ma non ci creano vera sfida: vedere una serie Netflix è uno stato di flow “drogato” che ci rilassa, ma non richiede nessuna sfida da parte nostra.
Ci sono infatti attività che ci danno soddisfazione, ma in realtà non sono funzionali ai nostri obiettivi, sono solo dei “riempitivi”. Ogni tanto conviene fermarsi e ragionare su cosa è davvero funzionale e cosa no ai nostri obiettivi professionali e di vita.
Sono un coach e un formatore, posso aiutarti nello sviluppo delle soft skill, nella vendita e nel marketing. I miei percorsi sono sia individuali che di team. Contattami per saperne di più: antonio@sanna.coach
Antonio Sanna
Coach | Formatore