Victor Vroom, professore alla Business School di Yale, propose negli anni Cinquanta questa formula per spiegare la motivazione al lavoro.

La formula viene spiegata nel modo seguente. La motivazione a realizzare un compito è direttamente proporzionale a tre variabili:

· L’aspettativa di riuscire nel compito

· Gli Strumenti che ho a disposizione per farcela

· Il Valore che do all’obiettivo.

Se mi aspetto di riuscire, se penso di avere gli strumenti (competenze) e do valore all’obiettivo, allora la motivazione sarà alta.

In che modo è utile tener presente questa formula nel lavoro con i collaboratori?

Pensaci bene, un valore negativo in uno qualsiasi dei moltiplicatori della formula fa crollare la motivazione del tuo collaboratore:

  1. se pensa di non riuscire perché l’obiettivo è troppo impegnativo o lontano, allora non ci proverà neppure (come capo, condividi gli obiettivi con le persone che coordini!)
  2. se ritiene di non avere le competenze per affrontare l’impegno, allora sarà demotivato (lavora sulla crescita delle competenze dei tuoi collaboratori!)
  3. se l’obiettivo è in contrasto con i suoi valori, non sarà invogliato a raggiungerlo (impara a conoscere i perché profondi dei tuoi collaboratori!)

Come vedi, la motivazione è un argomento complesso, nel quale non basta incitare o coercizzare le persone: bisogna lavorare su aspetti psicologici più profondi. 

Credo che questa formula offra alcune indicazioni pratiche per motivare gli altri e se stessi: che ne pensi?

Sono un coach e un formatore, posso aiutarti nello sviluppo delle soft skill, nella vendita e nel marketing. I miei percorsi sono sia individuali che di team. Contattami per saperne di più: antonio@sanna.coach

Antonio Sanna

Coach | Formatore


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