Se sei una persona con standard elevati, guidata da un forte senso dell’etica e della responsabilità, eppure ti senti costantemente insoddisfatto o bloccato dall’ansia, potresti riconoscerti nella storia di Sara (chiamiamola così), una mia coachee.
Il percorso di coaching di Sara offre alcuni spunti su come trasformare un potenziale enorme – caratterizzato da integrità, organizzazione e disciplina – in una vita professionale più serena ed efficace, liberandoti dalla trappola del perfezionismo irrealistico.
Sara ha scelto di iniziare il percorso con un test comportamentale, in questo caso l’Enneagram Coaching Model®, che ha evidenziato il profilo del Perfezionista (enneatipo 1). Questo profilo è sinonimo di una spinta interiore a migliorarsi e raggiungere l’eccellenza in tutto ciò che si fa. La sua etica e la sua coscienziosità la rendono un punto di riferimento nel suo lavoro.
Tuttavia, questa stessa spinta può diventare una fonte di profondo disagio:
- Critica eccessiva e insoddisfazione: Sara tendeva ad essere troppo critica verso se stessa e verso gli altri. Anche quando otteneva buoni risultati, rimaneva insoddisfatta, perché riteneva che i suoi superiori si “accontentino” di standard troppo bassi!
- Il legame tra valore e risultato: la sua autostima e la sua felicità erano strettamente legate al raggiungimento di risultati massimi o alla totale assenza di errori. Questo la portava a vivere le situazioni con un’ansia costante.
- L’errore come fallimento etico: per Sara, un errore non era solo uno sbaglio tecnico, ma un fallimento “eticamente sbagliato”, indipendentemente dal fatto che venisse notato o meno. Percepiva l’errore in modo “troppo grave” e “malissimo” a livello emotivo, anche quando i superiori minimizzavano la situazione. Questo la spingeva a ricontrollare il lavoro in continuazione, anche quando non è necessario, generando ulteriore ansia ed insicurezza.
Il coaching con Sara non ha mirato ad eliminare i suoi standard elevati – Sara stessa desidera continuare a migliorarsi e perfezionarsi – ma a gestirne l’eccesso e a reindirizzare l’energia dalla ricerca della perfezione astratta all’efficacia concreta.
Se anche tu ti “fustighi da solo” per gli errori e hai un dialogo interiore negativo e auto-distruttivo, il coaching ti aiuta a:
- Ridefinire il concetto di successo: anziché cercare la perfezione irrealistica, ci si focalizza sull’efficacia, ovvero ottenere il risultato con il minor sforzo possibile, ridefinendo cosa sia un lavoro “buono”.
- Gestire il dialogo interiore: le emozioni negative derivano dall’interpretazione degli eventi. Il coaching offre strumenti per trasformare pensieri catastrofici (“ho fallito”) in riflessioni costruttive (“è un insegnamento per il futuro”).
- Oggettivare l’impatto: Sara considerava quasi tutti gli errori “gravi” per pregiudizio. Il percorso l’ha supportata nello sviluppare una scala di gravità più obiettiva per capire che non tutte le conseguenze sono uguali.
Il percorso di Sara è stato definito da lei come “liberatorio” perché le ha fornito maggiore consapevolezza su se stessa e sugli schemi mentali radicati (come la tendenza a rimuginare e il senso etico iper-responsabilizzante).
Se ti riconosci in questa lotta tra eccellenza e ansia, il coaching ti offre gli strumenti concreti – dalla ristrutturazione cognitiva alla negoziazione dei carichi di lavoro – per trasformare la tua spinta verso il meglio in efficacia misurabile e benessere emotivo, senza sacrificare la tua integrità e la tua ambizione. Inizia a pensare a cosa puoi smettere di fare per liberare spazio per ciò che vuoi iniziare a fare.
Sono un coach e un formatore, posso aiutarti nello sviluppo delle soft skill, nella vendita e nel marketing. I miei percorsi sono sia individuali che di team. Contattami per saperne di più: antonio@sanna.coach
Antonio Sanna
Coach | Formatore
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